Conoscere l’acqua per consumarla consapevolmente
“Ci è sempre stato detto che l’acqua è inodore, incolore e insapore, ma non è così. Dopo aver percorso un lungo cammino, l’acqua arriva nelle nostre case ricca di elementi minerali che le conferiscono particolare caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche”
Intervista a Maria Vittoria Zucchelli
La Seconda Edizione della Giornata provinciale dell’acqua quest’anno si terrà il 20 maggio a Desenzano del Garda. Il tema di quest’anno è: Acqua è vita, cambiamento, limiti, responsabilità. Come lo interpreta?
In quanto idrobiologa e mediatrice scientifica, ritengo sia fondamentale affrontare il tema acqua in tutte le sue sfaccettature. Come Muse, da molti anni proponiamo alle scuole e al pubblico attività educative outdoor, laboratori ed eventi in cui facciamo conoscere l’acqua come risorsa e come elemento centrale per una grande varietà di ecosistemi. Dal 2015 il Muse ha colto la sfida lanciata dall”Agenda 2030 all’interno della quale sono stati individuati 17 Obiettivi per diffondere una cultura della sostenibilità. Tra essi troviamo due punti legati all’acqua: il n° 6, proiettato a sviluppare azioni per garantire a tutti l’accessibilità all’acqua e alle strutture igienico-sanitarie e il n°14, che ha l’intento di conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine.
In questo periodo, caratterizzato dalla mancanza di precipitazioni, penso sia ancora più importante sensibilizzare il cittadino ad un maggiore rispetto di questa preziosa risorsa.
Per voi quali sono gli obiettivi di questa giornata?
Il nostro obiettivo primario, nell’ambito della Giornata Provinciale dell’Acqua, è quello di infondere nei cittadini una maggiore sensibilità verso la risorsa idrica attraverso la conoscenza del territorio in cui si vive. Imparare a osservare e conoscere i “luoghi dell’acqua” è il primo passo per prendersi cura di una risorsa preziosa, da cui dipende la vita di tutti gli organismi, uomo compreso.
Mi racconti ora qualcosa in più sull’esperienza del MUSE con l’attività di idrosommelier
Per sviluppare ulteriormente l’attenzione e la sensibilità dei cittadini nei confronti della risorsa idrica, da anni proponiamo alle scuole, ai cittadini, alle famiglie, un’attività di degustazione di acque provenienti dalla rete idrica pubblica (fontane, fontanelle o rubinetti di casa). L’attività, che prende il nome di “degustare l’acqua…un’esperienza di idrosommelier”, è nata per sensibilizzare i cittadini circa le caratteristiche e il valore dell’acqua potabile.
Alla descrizione sensoriale/soggettiva di quanto assaggiato – impalpabile, leggera, corposa- abbiniamo poi una descrizione scientifica/oggettiva, in cui andiamo ad analizzare alcuni semplici parametri, tra cui la conducibilità elettrica e la durezza totale. Sono proprio i sali di calcio e magnesio, a seconda della loro concentrazione, a conferire all’acqua una determinata “corposità”. Definita la scala della durezza, si può procedere al confronto tra la scala sensoriale e quella reale: ecco che scopriamo quanto di quello percepito al gusto è confermato da dati scientifici.
Una volta scoperte le caratteristiche delle acque degustate, si procede nell’ indicare le località di provenienza e l’origine geologica dei substrati su cui queste acque scorrono, mostrando dei campioni delle diverse rocce. Arrivati alla fine del percorso, i partecipanti avranno ben chiaro quale sia il “gusto dell’acqua”.
L’attività di idrosommelier, proposta dal MUSE regolarmente su richiesta di enti di varia natura, si svolgerà anche il 20 maggio a Desenzano del Garda. Obiettivo ultimo del laboratorio è infatti di incentivare la conoscenza e l’utilizzo dell’acqua del rubinetto: quest’ultima può avere un gusto più o meno gradevole, ma sappiamo da dove proviene e a quanti controlli viene sottoposta. In ogni momento ciascun cittadino può richiedere che vengano svolte delle analisi dal gestore, al fine di verificarne le caratteristiche. Acquisire consapevolezza su termini come durezza, conducibilità, nitrati, nitriti, residuo fisso, ci permette di confrontare la qualità dell’acqua del rubinetto con quella dell’acqua minerale in bottiglia, in cui spesso riponiamo, anche erroneamente, maggiore fiducia.
Maria Vittoria Zucchelli – Ufficio programmi per il pubblico del MUSE (Trento)