Le bollicine sostenibili di Berlucchi
La Guido Berlucchi è l’azienda fondatrice e di riferimento della Franciacorta; qui nasce dalle esperte mani di Franco Ziliani e Guido Berlucchi nel 1961 il primo spumante metodo classico del territorio: il primo Franciacorta. Giunta quest’anno al suo sessantesimo anniversario, la cantina è oggi guidata dai tre figli del Patron Ziliani: Cristina, Arturo e Paolo, che l’hanno condotta nel nuovo millennio continuando la missione paterna incentrata sull’innovazione e sulla valorizzazione del territorio; curando un brand che è oggi riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di Franciacorta e di qualità, ma anche di moderna ricerca e sostenibilità.
La Cantina ha iniziato il suo percorso green all’inizio degli anni duemila, quando la seconda generazione ha preso le redini della gestione aziendale, iniziando dal rinnovo del parco vigneti.
Il passo successivo è stato l’adesione ad alcuni progetti dell’Università Statale di Milano e dello studio agronomico Sata: Mille1Vigna, Life Vitisom, Biopass, Ita.Ca, solo per citarne alcuni.
L’obiettivo è sempre stato quello di migliorare in modo costante la qualità dei vini, agendo contemporaneamente sulla salute del territorio e sulla preservazione di un ecosistema bilanciato.
Nel tempo sono state introdotte alcune “buone pratiche” nella gestione del vigneto e della cantina, come ad esempio:
– inerbimento: una tecnica di gestione del suolo a basso impatto ambientale che prevede di lasciare il naturale tappeto erboso tra un filare e l’altro e che comporta significativi miglioramenti dal punto di vista del microclima in vigneto, della disponibilità idrica per la pianta e della struttura del terreno, limitando fenomeni erosivi.
– sovescio: un’antica tecnica per mantenere e aumentare la fertilità del terreno in modo naturale; interrando in tutto o in parte specifiche specie erbacee accuratamente scelte, se ne sfrutta la capacità di cedere al terreno sostanze nutritive. L’utilizzo del sovescio migliora inoltre la struttura del terreno.
– lotta integrata: pratica articolata di gestione del vigneto in cui vengono utilizzati interventi fitosanitari a basso impatto per l’ambiente, il consumatore e l’operatore agricolo, come ad esempio le trappole a confusione sessuale contro la tignoletta.
– contenimento del consumo idrico: grazie all’installazione di apposite valvole e rubinetti.
– contenimento del consumo energico: grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici.
Insomma, un grande lavoro che si è sviluppato per oltre un decennio, un “percorso”, che non mira ad una linea di traguardo ma punta invece a un miglioramento costante.
Tutto questo ha visto un punto di svolta l’anno scorso, con la pubblicazione del primo report di sostenibilità dell’azienda, presentato a fine 2020. Il Report raccoglie in un unico documento tutto l’impegno del percorso svolto in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale, marcando quello che il nuovo punto di partenza per i prossimi sessant’anni. È visionabile sul sito www.berlucchi.it.
“Siamo in un periodo estremamente complesso – e in un anno “epocale” per la Guido Berlucchi – il 2021- 60° anniversario della prima bottiglia di Franciacorta da noi creata, e vogliamo così affrontarlo con un messaggio di positività, determinazione e consapevolezza: che non abbiamo altra scelta che trattare bene il nostro Pianeta e chi ci vive, ognuno facendo la propria parte”. Arturo Ziliani
Articolo pubblicato sul numero 3 di Riflessi, settembre 2021