Turismo e sostenibilità sul Garda
Riparte alla grande il turismo del lago di Garda.
Il 2019 (anno di riferimento, perché pre-covid) aveva segnato 1,9 milioni di arrivi di turisti e 7,8 milioni di pernottamenti; il 2021 registra 1.4 milioni di arrivi (-26%) e 6.5 di pernottamenti (-17%). Sembrerebbe una disfatta, a vedere il calo percentuale, ma non è così; le incertezze e le limitazioni a viaggiare si sono protratte fino a tutto il mese di maggio e quindi la “vera” stagione turistica è iniziata solo a giugno. Da qui i numeri positivi, ma che come tali non appaiono. Anche la stagione 2022 è all’insegna dell’ottimismo, con molte prenotazioni già confermate, ma gli amministratori pubblici e gli operatori del settore stanno riflettendo su alcune questioni.
La più importante è quella della sostenibilità, un tema che (insieme a quello della digitalizzazione) orienta tutte le scelte sia della Comunità Europea che del nostro Governo e delle regioni.
Recuperare e, se possibile, aumentare i numeri del 2019 è un obiettivo legittimo, ma che ha ancor più senso se accompagnato da una riflessione sul rapporto fra turisti + residenti e ambiente circostante. È facile andare alle immagini di Venezia o Roma o altre realtà invase da turisti che, per un insieme di cause, non sono interessati a scoprire l’unicità di un luogo, vivere emozioni autentiche, conoscerne l’arte, lo stile di vita, l’enogastronomia. È un turismo definito “inconsapevole”, veloce, distante da quelle che sono invece le motivazioni che spingono a venire sul Garda, un lago che offre un insieme di esperienze uniche.
E quali sono queste esperienze?
Il Vittoriale degli Italiani, 3° museo più visitato della Lombardia; la ciclopedonale del cielo, a Limone sul Garda, 2 km di passeggiata che sono diventati subito un’attrazione internazionale; l’unicità di Salò e di Sirmione; 13 ristoranti stellati o in procinto di diventarlo su 64 km di costa bresciana: 1 ogni 5 km, un record mondiale. Poi, ancora, 12 hotel 5 stelle (sui 13 dell’intera provincia) che diverranno 15-16 nel 2023; e alcuni grandi eventi come i festival TeneraMente e GardaLo (entrambi a Gardone Riviera), il Lake Garda Music Festival (con orchestre internazionali che si esibiscono a Sirmione, Desenzano e Padenghe); l’Estate Musicale del Garda, a Salò.
Tornando ai numeri del Garda lombardo, le presenze turistiche sono per 1,7 milioni dall’Italia e per 4,8 dall’estero.
Le nazioni da cui proviene il maggior numero di turisti sono Germania, Paesi Bassi, Austria, Belgio e Svizzera (la Gran Bretagna è crollata all’11° posto a causa del lockdown, ma ci sono segnali incoraggianti di ripresa). Citare queste nazioni è fondamentale perché sono realtà che manifestano grande sensibilità ai temi dell’ambiente e sono attente a quello che noi facciamo, alle scelte che adottiamo e ai nostri comportamenti. Sia in quelle più grandi (il nuovo collettore fognario lungo il Garda, così come il ruolo della navigazione interna, che può diventare l’alternativa alla macchina) sia in quelle minori (la transizione dalla stampa di infinite brochure cartacee rispetto a una transizione ecologica e digitale).
Insomma, la stagione 2022 è positiva, ma ci sono molte cose da fare e da fare bene, con rispetto, attenzione e cura a preservare il lago e l’ambiente circostante e a offrire ai residenti e ai turisti (che altro non sono che dei residenti per uno o più giorni) qualità del soggiorno e sincerità dell’offerta turistica.
Di Massimo Ghidelli
Presidente consorzio Lago di Garda Lombardia
Articolo pubblicato sul numero 6 di Riflessi, giugno 2022