Nascono le Green Communities sostenibili per proteggere la biodiversità
Le Green Communities sono comunità locali che promuovono la sostenibilità energetica, ambientale e solare. Nascono e si sviluppano con l’obiettivo di salvaguardare montagne, valli e borghi italiani dallo spopolamento e per preservare i territori e le bellezze del Paese. Queste “comunità verdi” sostenibili, sono pensate proprio per essere rispettose dell’ambiente e efficienti sotto il profilo delle risorse. Il fenomeno inizia ad espandersi grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede la messa in campo di numerosi tecnici del settore edile per contribuire alla riduzione dell’impatto negativo degli edifici sull’ambiente, garantire il riuso della risorsa idrica sul territorio e ridurre l’impronta di carbonio.
Proprio grazie ai 2,2 miliardi di euro che il PNRR destina ai comuni con meno di cinquemila abitanti, Legambiente, Kyoto Club e AzzeroCO2 avviano BeComE, un’iniziativa virtuosa con l’obiettivo di trasformare i piccoli borghi italiani in comunità energetiche rinnovabili. Oltre ai tre Enti promotori partecipa al progetto l’Associazione Borghi più belli d’Italia che tra le sue finalità ha proprio quella della promozione di azioni volte a uno sviluppo armonico e sostenibile delle comunità e che pochi mesi fa ha firmato un protocollo d’intesa con i promotori del progetto.
Cosa saranno esattamente le “Green Communities” italiane?
Luoghi in cui costruire strategie per una gestione integrata e certificata del patrimonio forestale, anche tramite lo scambio di crediti derivanti dalla cattura di anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno. Strategie sostenibili e chiare, che richiederanno competenze specifiche e che coinvolgeranno anche cittadini, Enti montani, Comuni e imprese del territorio.
L’obiettivo dell’investimento è quello di costruire 30 “Comunità Verdi” coordinate e associate tra loro per realizzare piani di sviluppo sostenibili. Si tratta di una vera e propria opportunità di rinascita e valorizzazione di molteplici realtà territoriali, per contribuire alla riscoperta di luoghi, tradizioni, produzione artigianale e locale e ridurre l’inquinamento per ristabilire l’equilibrio degli ecosistemi.
Il progetto pilota attualmente in fase di sperimentazione è quello della Montagna del Latte, nel cuore dell’Appennino emiliano-romagnolo. Un progetto dell’Unione montana dell’Appennino reggiano nato proprio per promuovere la crescita e lo sviluppo di questo territorio all’insegna della piena sostenibilità ambientale e sociale. Un progetto che permetterà di sperimentare i modelli di intervento da avviare nelle prossime 30 Green Communities italiane.
Di Beatrice Coni